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La serie tv che espande l’universo "Suburra" con la nuova storia originale prodotta da Cattleya - pare questo abbiamo cercato di conoscere a fondo il linguaggio delle tre stagioni di Suburra, provando poi ad essere ancora più audaci e aumentare maggiormente il dinamismo e le connessioni dei tre mondi che dovevamo raccontare. Se il Vaticano e la Politica prediligevano un linguaggio più asciutto e formale, quello della Strada si prestava ad un utilizzo della macchina a mano e a movimenti più ampi. Bramosia di potere e corruzione permeano la storia e fanno da filo conduttore per il movimento interiore dei personaggi, in una Roma che è essa stessa un personaggio protagonista del racconto. Dopo che un potere costituito ha stabilito le regole del gioco, i nuovi barbari arrivano per sovvertirlo. E chi riuscirà a vincere la sfida finale salirà sul trono del comando.

NOTE DI PRODUZIONE
Il concetto che c’è sempre stato alla base dell’universo Suburra, prima il film, poi la serie e ora questo nuovo capitolo che sta per iniziare, è che le dinamiche raccontate, l’incrocio di questi tre mondi (politica, criminalità, Vaticano), che si incontrano in questo non-luogo di mezzo che esiste solo a Roma, non cambiano da duemila anni. E questo fornisce un bacino pressoché inesauribile di storie e di personaggi, ecco perché quando Netflix ci ha proposto di ampliare l’universo Suburra abbiamo subito accettato: era una sfida, ma sapevamo che c’era ancora molto da raccontare. Nuovi barbari che cercano di prendersi la città e vecchie leve che provano a difendere le proprie posizioni, in un eterno conflitto dove nessuno può vincere, perché Roma non si fa conquistare, al massimo si può amministrare, altrimenti è il caos. Da subito la scelta più naturale per scrivere questo nuovo capitolo è stata quella di coinvolgere gli stessi autori che già avevano partecipato alla parte conclusiva di Suburra - La Serie: Ezio Abbate, Fabrizio Bettelli – che ricoprono anche il ruolo di Head Writers – insieme a Andrea Nobile, Camilla Buizza e Marco Sani. La loro capacità di raccontare Roma e le sue contraddizioni è stata fondamentale, non solo per rifondare un mondo nuovo da cui partire, ma anche per trasformare tutto ciò che del precedente capitolo era rimasto.
I personaggi ereditati da "Suburra - La serie", da Spadino a Cinaglia, da Angelica a Nadia, tornano quasi irriconoscibili, cambiati radicalmente nei tre anni che ci separano dal finale della terza stagione. E a loro si aggiungono le nuove leve, che danno linfa al racconto grazie ad attori di talento come Marlon Joubert, Aliosha Massine, Federigo Ceci, Giorgia Spinelli, Yamina Brirmi, Morris Sarra e un giovanissimo Gabriele Di Stadio.
Il nostro obiettivo è stato proprio quello di contrapporre i ruoli storici di Suburra - La Serie, pur molto distanti da come ce li ricordavamo, ad un nuovo gruppo di protagonisti, che avessero il carisma per conquistare il cuore del pubblico tanto quanto gli altri. In modo da creare un conflitto ad armi pari, dove non è affatto scontato per chi farà il tifo il pubblico. E siamo molto curiosi di scoprirlo, perché anche per noi è stato un po’ come tornare a casa, ma in una casa dove tutto è cambiato e che non si può più guardare con gli stessi occhi. E in questo è stato fondamentale l’apporto dei due registi, Ciro D’Emilio e Alessandro Tonda, entrambi cresciuti artisticamente all’interno del genere crime, che hanno affrontato quest’avventura portando uno sguardo vergine. Hanno raccolto un testimone importante, rispettando l’eredità che veniva loro consegnata, ma dando forma ad una serie che ha tutta l’ambizione e la forza di prendersi il suo spazio indipendente. Siamo molto felici del percorso che è stato fatto e crediamo fortemente che SUBURRÆTERNA possa conquistare sia chi sentiva la nostalgia di casa, sia chi, invece, ha voglia di farsi stupire da una nuova avventura.

NOTE DEGLI HEAD WRITERS
Sembrava sparita. Finita. E invece la Suburra viveva sotterraneamente, nei nostri cuori, come in quello degli spettatori. E ora riemerge. Perché Suburra è l’intreccio di relazioni che a Roma legano indissolubilmente politica, religione e malaffare. La Città Eterna genera "Suburræterna". Nella ruota degli affari, degli scambi, delle vendette, qualcuno è sparito, inghiottito dalla storia. Figure già nel mito: Aureliano, Samurai, Manfredi. Ma altri emergono, e giostrano assieme ai sopravvissuti. Per noi scrittori è stato emozionante tornare ai vecchi personaggi, e avventuroso inventarne di nuovi. Anche perché stavolta eravamo veramente lontani anni luce dal libro e dal film da cui tutto era partito. Ma se eravamo riusciti a pescare da quel mazzo un personaggio radicalmente nuovo come Spadino, sentivamo di poterlo fare di nuovo. E sotto quello stesso spirito, sotto quella stessa emozione, sono nati Damiano, Ercole, la Murtas e il cardinale Armando Tronto. Roma è sempre lì, che li osserva tutti, come una Sfinge immobile nel tempo. Li vede, uomini e donne, affannarsi voraci alla ricerca di un posto illuminato, di un profitto, scambiarsi favori o revolverate. Sta ferma, vecchia di tremila anni, e sorride. E anche noi.

L’IMPEGNO PER LA SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE La produzione di "Suburræterna" si è impegnata a ridurre l’impatto ambientale che la realizzazione di una serie tv necessariamente comporta, in termini di emissione di CO2. Ciò è stato possibile grazie alla piattaforma Albert, la quale, a seguito dell’immissione dei dati relativi alla Produzione, è in grado di rilasciare la “carbon footprint”, ovvero la quantificazione dell’emissione di CO2 che segue a qualsiasi tipo di azione coinvolta nella preparazione, realizzazione e consegna del prodotto. La possibilità di quantificare in anticipo l’impronta di carbonio permette alla produzione di prendere delle decisioni che possono ridurre in maniera significativa l’impatto ambientale. I temi più scottanti in materia di inquinamento ambientale sono:
• I trasporti. Qui, le azioni sono state 3: ridurre al minimo i viaggi in aereo, in assoluto i più inquinanti, favorendo e incoraggiando i viaggi in treno; ove possibile, evitare gli spostamenti delle persone in auto, permettendo di effettuare video conferenze in connessione; per ridurre al minimo l’impatto dell’uso indispensabile di auto di produzione, sono state prese a noleggio auto ibride (semi elettriche), scelta che ha anche portato ad un importante risparmio economico nel consumo di benzina. Queste scelte hanno ridotto da 10 tonnellate ad 1 sola tonnellata di emissione di CO2 per i voli aerei; da 10 tonnellate a 6, l’emissione per l’uso delle auto ibride.
• Consumo di materiali usa e getta: in accordo con la Società di Catering, sono stati usati piatti e posate compostabili, e la stessa scelta è stata fatta per cialde di caffè e kit. È stato inoltre introdotto un giorno a settimana di dieta vegetariana, per sensibilizzare le persone sulle conseguenze degli allevamenti intensivi (risultato: riduzione di 5 tonnellate di emissione di CO2). È stato limitato l’uso delle bottigliette d’acqua, favorendo quello di borracce e dispenser (emissione di CO2 ridotta da 30 a 3 tonnellate).
• Smaltimento dei rifiuti: i set sono stati sempre attrezzati con contenitori per la raccolta differenziata, e la troupe è stata motivata a compiere gesti quotidiani con maggiore consapevolezza delle conseguenze, tramite comunicazioni settimanali sui temi più scottanti dell’impatto ambientale.
In generale, la Produzione si è impegnata a fare tutto ciò che era nelle sue possibilità per ridurre le emissioni di CO2, ponendo l’attenzione anche nella scelta di fornitori che fossero già attivi dal punto di vista ambientale, verificando i loro certificati ecologici. Il reparto dei Costumi, ad esempio, ha ridotto al minimo l’acquisto di abiti, preferendo il noleggio, e ha sperimentato l’uso di detersivi alla spina. Il Reparto Fotografia è stato invitato a preferire l’uso di proiettori a LED, che hanno un basso consumo di energia e lunga durata. Il gift di fine serie, un piumino 100 gr, è stato scelto in base alla composizione di piume d’oca riciclate, per rientrare nelle scelte di consumo consapevole. Inoltre, laddove non è stato possibile evitare l’emissione di CO2, è stato applicato il principio di “compensazione”:
• le bottigliette di plastica che in alcune occasioni sono state inevitabili per esigenze logistiche sono state raccolte e donate ad un artista che ha realizzato un albero di Natale alto 7 metri, esposto durante il periodo natalizio davanti al Bioparco di Roma.
• A fine produzione, è stata donata una somma di € 10.000 ad una ONG peruviana, AIDER, che è impegnata a combattere la deforestazione della riserva di Tambopata-Bahuaja. Alla fine di questa serie, grazie ad Albert, l’emissione di CO2 è stata ridotta di 45 tonnellate, e soprattutto, è stata sviluppata una maggiore consapevolezza circa l’importanza che singole azioni possono avere sull’impatto ambientale.

CREDITS
Prodotta da Riccardo Tozzi, Gina Gardini, Giovanni Stabilini, Marco Chimenz, ha visto come produttore esecutivo Matteo De Laurentiis, produttore delegato Giulia Forgione, organizzatore generale Katia Franco, fotografia Tani Canevari (ep. 1-4), Salvatore Landi (ep. 5-8), montaggio Patrizio Marone (ep. 1-2, 7-8), Mattia Montanari (ep. 3-6), scenografia Daniele Frabetti, costumi Marina Roberti, fonico Lavinia Burcheri, casting Davide Zurolo, Florinda Martucciello e musiche Ariel Lerner ed Elisa Zoot....

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